40 anni di eremitaggio: la straordinaria storia di Svami Atmananda
Immerso nelle montagne calabresi, Svami Atmananda vive da 40 anni in un eremo senza elettricità, trovando la pace nella semplicità e nella spiritualità.
Dalla ribellione alla ricerca spirituale
Immerso nel silenzio delle montagne calabresi, lontano dalla frenesia della vita moderna, vive da 40 anni un uomo che ha scelto di abbandonare tutto per abbracciare una vita di semplicità e spiritualità. Questa è la straordinaria storia di Svami Atmananda, al secolo Piero Bucciotti, un eremita di 75 anni che ha trovato la pace nell'infinito silenzio della Natura.
Prima di ritirarsi nel suo eremo, Piero ha vissuto una vita intensa e avventurosa. Negli anni '60, fu protagonista delle rivolte studentesche, partecipando alle barricate di Parigi del 1968. Lo spirito rivoluzionario che lo animava scaturiva da una profonda ricerca interiore, un bisogno di rispondere alla domanda universale: “Chi sono io?”.
La svolta arrivò con l'incontro con Don Lorenzo Milani, il sacerdote che gli insegnò il valore della non-violenza. Questo incontro segnò l'inizio di un percorso spirituale che lo avrebbe portato, dopo anni di viaggi in giro per il mondo, a scegliere una vita di eremitaggio.

L’eremo di Svami Atmananda
Nel 1984, Piero Bucciotti, ormai conosciuto come Svami Atmananda, si stabilì in un luogo remoto sull'Altopiano della Sila, in Calabria. Qui, in un antico pastillaro restaurato e trasformato in eremo, vive da 40 anni in completa solitudine, senza elettricità né acqua corrente.
L'eremo si affaccia sul Golfo di Squillace, che Atmananda chiama “Golfo della Gloria”. La vista mozzafiato e il silenzio della natura sono per lui fonte di ispirazione e connessione con il Divino. In questo luogo, ha trovato una dimensione in cui il tempo sembra essersi fermato, permettendogli di immergersi completamente nella sua pratica spirituale.
I principi di una vita spirituale per Atmananda
Per Atmananda, il distacco dai beni materiali è un elemento essenziale dell'evoluzione spirituale. L'attaccamento al denaro e agli oggetti aumenta la preoccupazione, l'insoddisfazione e la brama, impedendo di raggiungere una connessione autentica con sè stessi e il Divino. Atmananda ha scelto di vivere solo con ciò che è strettamente necessario, trovando nell'essenzialità la chiave per la libertà interiore.
Il silenzio è un altro pilastro fondamentale della sua filosofia di vita. Per Atmananda, è lo strumento che calma la mente, dissolve l'ego e apre la strada alla pace interiore. Ogni giorno dedica momenti di contemplazione e meditazione, ritenendo il silenzio una guida per entrare in contatto con la parte più profonda di sé stesso.
La connessione con la Natura è il terzo principio della sua spiritualità. Atmananda considera la Natura come una maestra e una fonte di guarigione. Ogni albero, ogni suono, ogni panorama è per lui un invito a riscoprire l'armonia tra il mondo esterno e la dimensione interiore.
Infine, Atmananda crede nell’unità tra umanità e divinità. Vede l'essere umano come un ponte tra la terra e il cielo, una creatura capace di vivere in equilibrio tra la materia e lo spirito, risvegliando la natura divina che giace in ognuno di noi.

Il consiglio di Atmananda
Osservando il mondo esterno dal suo eremo, Atmananda nota come l'umanità sia spesso preda della frenesia e della confusione. Secondo lui, questo è dovuto al prevalere dell'ego e al desiderio di potere, fama e successo.
Il suo consiglio per l'umanità frenetica è di rallentare, prendersi cura del proprio corpo e dedicare almeno un momento ogni giorno al silenzio e alla meditazione. Solo così, crede, si può raggiungere una vera felicità e libertà interiore.
Il progetto dell'ashram indocristiano
Oggi, Svami Atmananda sta lavorando alla nascita di un ashram indocristiano, un luogo dedicato alla spiritualità e alla condivisione. Questo progetto vuole offrire uno spazio dove chiunque possa immergersi nella pratica del silenzio, della meditazione e della connessione con la natura. L'ashram rappresenta per Atmananda una naturale evoluzione della sua missione, un punto di incontro per chi desidera intraprendere un percorso di crescita interiore.
Il progetto può essere sostenuto tramite una campagna su GoFundMe. Per contribuire e saperne di più, puoi visitare il link della campagna.
Come conoscere Atmananda
Per chi è interessato a conoscere Atmananda e i suoi insegnamenti, è possibile organizzare visite all’eremo o partecipare a incontri di meditazione e dialogo spirituale che lui stesso conduce. Anche se non utilizza mezzi tecnologici, è possibile contattarlo tramite associazioni locali che supportano la sua missione o tramite gli eventi che organizza periodicamente nella zona.
In conclusione
La vita di Svami Atmananda racconta una spiritualità vissuta con profonda umiltà e autenticità. La sua scelta di lasciare tutto per abbracciare la connessione con la Natura e con il Divino ci ricorda che la vera felicità si nasconde nell’essenziale e nel profondo ascolto di sé. Il suo esempio ci ispira a rallentare, ascoltarci e riscoprire il valore del silenzio, in un mondo che spesso ci allontana da noi stessi.