Academia Libera Histriensis nasce nel 2019, ma le sue radici affondano più indietro, nei sogni condivisi di un gruppo di educatori, artigiani, attivisti e viaggiatori. Tutti uniti dalla stessa domanda:

“Come possiamo vivere in armonia con il territorio, preservando il sapere antico e coltivando nuove forme di connessione?”

Il luogo scelto per questa sperimentazione è Bale, un borgo istriano fatto di case in pietra e silenzi profondi. Qui, tra i muri che raccontano storie secolari, l’associazione ha iniziato a costruire relazioni, progetti e spazi dove far fiorire il cambiamento.

Il giardino che riporta vita in città

Nel cuore di Rovigno, uno dei centri turistici più visitati della Croazia, un pezzo di terra abbandonato ha trovato nuova vita grazie a Campolongo, il giardino permaculturale urbano creato da Academia Libera.

Qui non ci sono aiuole decorative, ma ecosistemi in miniatura, coltivati secondo i principi della permacultura. Un orto che è anche un luogo educativo, dove bambini, cittadini e viaggiatori imparano come prendersi cura del suolo, dell’acqua, del ciclo della vita.

Campolongo è un gesto politico e poetico. Dimostra che anche in città è possibile coltivare biodiversità, creare relazioni e immaginare una nuova economia del prendersi cura.

Il centro comunitario

A Bale, Academia Libera sta dando forma a un sogno concreto: la nascita di un Centro per lo Sviluppo Sostenibile, uno spazio fisico dove si possano incontrare idee, mani, progetti.

Un luogo aperto alla comunità, pensato per ospitare workshop, corsi estivi, conferenze, ma anche momenti informali di condivisione, artigianato, musica. Un punto di riferimento per chi vuole sperimentare la vita comunitaria, la co-creazione, la rigenerazione rurale.

Il centro è ancora in fase di crescita, ma già ora rappresenta un faro per chi cerca alternative ai modelli urbani e vuole tornare a costruire legami autentici con il territorio.

Festival dei mestieri antichi

Ogni anno, le vie di Bale si riempiono di suoni, profumi e gesti antichi. Accade durante il Festival dei Mestieri Antichi, organizzato da Academia Libera per preservare e celebrare le tradizioni artigianali dell’Istria.

È un atto di trasmissione. I maestri artigiani mostrano come si lavora il legno, la ceramica, la lana. I visitatori non sono spettatori, ma apprendisti. Bambini e adulti imparano con le mani, riscoprendo il valore del tempo lento, dell’errore che insegna, della bellezza imperfetta.

In un mondo che dimentica in fretta, questo festival è una memoria viva, una promessa che il sapere antico può e deve guidare il nostro futuro.

Autosufficienza culturale e urbana

Academia Libera non parla solo di sostenibilità ambientale. Parla di autosufficienza culturale, di capacità di una comunità di autogenerare senso, valore, bellezza.

Che si tratti di coltivare un orto urbano, di ristrutturare un edificio con materiali naturali, di organizzare un laboratorio per ragazzi, ogni gesto ha al centro la stessa idea: essere parte attiva della trasformazione, non consumatori passivi.

L’autosufficienza qui è quotidiana, concreta, ma anche simbolica. È una risposta al vuoto delle metropoli. Un invito a riscoprire la potenza della prossimità, della comunità, del fare insieme.

Come partecipare

Academia Libera è aperta a chiunque senta il desiderio di contribuire. Ci si può proporre come volontari, partecipare ai laboratori, co-creare eventi, oppure semplicemente visitare Bale e lasciarsi ispirare.

Il progetto è in costante evoluzione, e ogni nuova energia può diventare parte del cammino. Non servono titoli. Serve curiosità, rispetto, e tanta voglia di imparare e mettersi in gioco.

In conclusione

Academia Libera Histriensis è un'associazione comunitaria nata a Bale, nel cuore dell'Istria, che promuove progetti di educazione sostenibile, permacultura urbana e rigenerazione comunitaria. Attraverso orti urbani, festival artigianali, centri educativi e momenti di incontro, costruisce uno spazio dove cultura, natura e persone si intrecciano.

Un luogo che non vuole insegnare, ma invitare. A fermarsi. A ricordare. A immaginare insieme un nuovo futuro, che è già presente.