Alessandro: da impiegato postale a guida escursionistica che vive in una capanna

Alessandro Vergari ha fatto una scelta audace dopo 34 anni di lavoro alle Poste Italiane: ha deciso di abbandonare la sua vita precedente per seguire la sua passione per la natura e il camminare. Ora vive in una piccola capanna autocostruita nel bosco, dove ha creato un rifugio di felicità e ha avviato una cooperativa per organizzare viaggi a piedi. Scopriamo insieme la sua storia ispiratrice e il significato dietro questa trasformazione.

Abbandonare la società per ritrovare la libertà

Nella società capitalista, caratterizzata da ritmi frenetici e dalla costante pressione di un sistema consumistico, molti iniziano a sentire il bisogno di riconsiderare il proprio stile di vita. L’alienazione provocata da lavori monotoni, il desiderio di libertà e la necessità di una connessione più profonda con la Natura sono alcune delle ragioni che spingono sempre più persone verso un cambio di vita.

Alessandro è una di queste, e dopo 34 anni trascorsi spesi a fare un lavoro che non lo appagava, ha deciso di rompere gli schemi e costruire una vita su misura per sé, lontano dalle aspettative della società e più vicino alla sua idea di libertà.

Un nuovo inizio: dalle Poste all’escursionismo

Il percorso di Alessandro verso la libertà è iniziato gradualmente, mentre lavorava ancora alle Poste Italiane. Nel 2004, ottenne un part-time verticale che gli permetteva di lavorare solo sei mesi all'anno. Questo compromesso gli consentì di iniziare a esplorare la sua passione per l'escursionismo e la Natura.

Così, durante i mesi liberi, Alessandro ha deciso di formarsi come guida escursionistica e, un passo alla volta, ha iniziato a portare le persone a giro un po' per l'Italia e per l'Europa. Questa decisione è stata fondamentale nel percorso di Alessandro, permettendogli di assaporare la libertà e di scoprire un modo di vivere più in linea con i suoi valori e desideri.

La scoperta dell'orto abbandonato

Il destino ha giocato un ruolo importante quando Alessandro, durante un’escursione, si è imbattuto in un vecchio orto abbandonato nelle colline fiorentine. Ben presto, questo non-luogo è diventato il catalizzatore del suo cambiamento di vita:

"Passavo di qui, questo era un angolo a cui mi ero affezionato. Era un orto in abbandono, però si vedeva ancora vivo, con una storia. Quindi quando passavo da queste parti dicevo sempre 'vado al mio orto', anche se in realtà non era il mio."

Alessandro ha iniziato a prendersi cura di questo spazio, trasformandolo in un rigoglioso orto e in un luogo di creatività e ispirazione. Mentre si impegnava nella rigenerazione del terreno, sentiva di fare lo stesso con la sua anima, intrecciando ogni gesto con un profondo senso di rinascita interiore.

Da orto a galleria d’arte a cielo aperto

Con il passare del tempo, Alessandro ha riscoperto la sua creatività, e l’orto si è trasformato in una galleria d'arte a cielo aperto.  Ha iniziato lasciando attorno all’orto delle frasi di meditazione, delle poesie e delle letture. Poi, utilizzando materiali di recupero, ha iniziato a creare totem e installazioni che hanno dato vita a personaggi unici e pieni di significato.

Tra le sue creazioni spiccano "Oz", un personaggio ispirato a Il Mago di Oz e realizzato con un vecchio annaffiatoio recuperato, e lo "Specchio di Narciso", un’installazione che riflette gli alberi circostanti, creando un effetto suggestivo che invita i passanti a diventare osservatori e ascoltatori della Natura.

Gli elementi, combinati tra loro, creano un percorso di meditazione per i visitatori, con l’obiettivo di farli immergere in un dialogo profondo con la Natura e con sé stessi.

La filosofia di vita di Alessandro

La filosofia di vita di Alessandro si basa su principi di semplicità, libertà e connessione con la Natura. Ha abbracciato un approccio minimalista, ispirato dalle parole di Henry David Thoreau:

"L'uomo è ricco in proporzione alle cose di cui può fare a meno".

Questa idea ha profondamente influenzato il suo modo di vivere e lavorare. Oggi, per lui, il cambiamento non è fonte di paura, ma un'opportunità di crescita e scoperta.

La sua più grande alleata in questo processo? La creatività. Secondo Alessandro, riconnetterci all'espressione creativa può aiutarci a stare meglio e adattarci alle situazioni. Per questo, quando vuole creare un'opera, costruire o riparare qualcosa, preferisce lavorare con ciò che ha a disposizione, adattandosi con ingegnosità per trovando soluzioni creative.

La capanna: un rifugio di felicità

Durante il lockdown, Alessandro ha costruito con le sue mani, un asse alla volta, una piccola capanna di legno nel bosco, che è diventata la sua nuova casa. Questo rifugio di otto metri quadrati, realizzato quasi a costo zero con materiali di recupero, è diventato la sua nuova casa, dove, quando non è in giro, vive ancora oggi.

Per minimizzare il suo impatto ambientale, Alessandro ha fatto tutto il possibile per rendere il suo piccolo rifugio sostenibile: la capanna è alimentata da un pannello fotovoltaico, e utilizza l’acqua piovana raccolta per le necessità quotidiane.  La capanna è minimalista, ma offre tutto il necessario per una vita semplice: una piccola cucina, un letto e una stufa. Alessandro non vede più l’essenzialità come una limitazione, ma come una fonte di libertà e felicità.

La scelta di Alessandro di trasferirsi nella sua capanna nel bosco gli ha fatto riscoprire il legame ancestrale con la Natura, permettendogli di allineare il suo bioritmo a quello dell’ambiente circostante. Ogni mattina, il risveglio all’alba, accompagnato dai suoni del bosco, gli dona una pace interiore profonda, una serenità che nessun comfort materiale potrebbe mai eguagliare.

La cooperativa Walden Viaggi a Piedi

Infine, il progetto di Alessandro si è evoluto fino a diventare non solo un rifugio personale, ma anche un'opportunità per condividere la sua filosofia di vita con gli altri. Così Alessandro ha fondato la cooperativa Walden Viaggi a Piedi.

Attraverso questo progetto, Alessandro organizza escursioni e viaggi a piedi, condividendo la sua più grande passione: camminare nella Natura. Questi viaggi non sono solo avventure all’aria aperta, ma veri e propri percorsi di crescita interiore. La sua missione è semplice ma potente: aiutare chiunque scelga di seguirlo a riscoprire ciò che conta davvero, rallentare il ritmo frenetico della vita e ritrovare una connessione autentica con la Natura e con il proprio cuore.

In conclusione

La storia di Alessandro Vergari è la prova che cambiare vita è possibile, quando si trova coraggio di seguire la via del cuore.

Dopo 34 anni come impiegato postale, Alessandro ha lasciato tutto e, partendo da una piccola capanna nelle colline fiorentine, ha costruito un progetto che oggi ispira tantissime persone. Oggi, con la sua cooperativa Walden Viaggi a Piedi, organizza camminate immersive in Natura, e guida chiunque lo desideri a riscoprire una vita più autentica e connessa.

In un mondo che corre sempre più veloce e sembra dimenticare l’essenziale, Alessandro ci ricorda che la vera ricchezza, dopotutto, sta dentro di noi e nella nostra capacità di lasciarci stupire dai piccoli grandi miracoli la Natura ci regala ogni giorno.

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