Camilla: l'emporio di comunità per dire addio al supermercato
In questo articolo scopriamo la storia di Camilla, l'emporio autogestito a Bologna che promuove il consumo sostenibile e la cooperazione tra i soci, creando un esempio concreto di economia solidale e comunità attiva.
Camilla: una cooperativa per il consumo sostenibile
Camilla è un emporio autogestito che sta cambiando il modo in cui vediamo il consumo sostenibile e la relazione tra produttori e consumatori. Nato nel 2018 a Bologna, il progetto è il frutto del lavoro di un gruppo di attivisti locali che desideravano creare un'alternativa ai tradizionali supermercati, promuovendo l'economia solidale e la giustizia sociale.
La nascita di Camilla ha segnato un passo importante verso un modello di consumo alternativo, basato sulla trasparenza, la qualità dei prodotti e la valorizzazione delle relazioni umane. Ad oggi, Camilla conta circa 480 soci, che garantiscono il buon funzionamento di ogni aspetto dell'emporio.
Questo coinvolgimento diretto rende Camilla molto più di un semplice negozio—è un esempio di vera comunità partecipativa e di economia solidale, dove le decisioni vengono prese collettivamente e ogni membro ha voce in capitolo nel determinare le scelte della cooperativa.

Come funziona Camilla?
La gestione del lavoro all'interno della cooperativa è estremamente organizzata. Con una struttura cooperativa unica, i soci sono sia proprietari che gestori: ognuno dedica almeno tre ore al mese per contribuire alle attività quotidiane.
Camilla è strutturata in diversi gruppi operativi, ognuno con un compito specifico. Tra i ruoli ci sono i cassieri, che gestiscono le vendite e accolgono i nuovi soci, e il gruppo addetto all'ortofrutta, che si occupa della vendita dei prodotti freschi.
Il gruppo contabile gestisce le finanze della cooperativa, garantendo una trasparenza assoluta. Il gruppo comunicazione cura tutte le comunicazioni interne ed esterne, assicurando che tutti siano sempre informati e coinvolti. Il gruppo prodotti e produttori seleziona accuratamente i fornitori.
L'impegno per la sostenibilità
Camilla non è solo un negozio; è un progetto che abbraccia e sostiene un'economia etica e sostenibile. I soci si impegnano a scegliere piccoli produttori locali, prodotti biologici e cooperative sociali che condividono gli stessi valori. La selezione dei fornitori è meticolosa e si basa su criteri rigorosi di qualità e sostenibilità, unendo ideali e azioni concrete per un impatto positivo e duraturo.

Una comunità in espansione
Ma Camilla, l'Emporio di comunità, è molto di più di una cooperativa: è un vero luogo di incontro. Essere parte della cooperativa significa entrare a far parte di una comunità in espansione, che condivide ideali e obiettivi comuni. Qui non si tratta solo di fare la spesa, ma di lavorare insieme per un futuro migliore, sostenendo l'economia locale e creando un impatto positivo sulla società.
Camilla si distingue per la sua capacità di creare una vera rete di relazioni, dove ogni persona contribuisce al bene comune. L'idea alla base è di costruire relazioni, imparare gli uni dagli altri e condividere conoscenze ed esperienze che possano arricchire tutti i partecipanti.
Questa solidarietà tra soci e la connessione con i produttori del territorio permette di creare un ciclo virtuoso che va oltre il semplice acquisto. Si tratta di unire le forze per costruire un'economia locale più forte e più sostenibile.
In conclusione
Camilla, l’emporio di comunità è una rete di acquisto solidale a Bologna che rappresenta un esempio concreto di giustizia sociale e ambientale. Attraverso il lavoro collettivo, la scelta di fornitori etici, e l'impegno per la sostenibilità, questa cooperativa promuove un modello di consumo consapevole e responsabile che beneficia i consumatori, i produttori e l'ambiente. Camilla ci dimostra che dire addio al supermercato è sempre più possibile, una spesa alla volta!
A cura di Valentina Bracciodieta