Coltivare senza acqua: la storia della Raccontadina

Francesca è una donna che ha trasformato completamente la sua vita grazie a un metodo di coltivazione unico e naturale. La sua storia parla di resilienza, creatività e di un profondo amore per la natura. In questo articolo approfondiamo il suo percorso e scopriamo come ha affrontato le sfide, trovando un equilibrio tra il lavoro e la maternità, per dedicarsi con passione alla Terra

Il richiamo della Terra

Francesca ha sempre sentito un forte legame con la Terra. Prima di diventare contadina, lavorava come educatrice in un asilo nido e in strutture per persone con disabilità. La sua vita ha preso una svolta importante quando ha scoperto di aspettare un bambino. Questo momento ha aperto dentro di lei quella che lei stessa definisce una "voragine di contraddizione". Francesca ha avuto ha realizzato di non voler affidare la crescita di suo figlio ad altre persone mentre lei si dedicava ai figli degli altri. Guidata dal desiderio di far crescere suo figlio in un ambiente naturale, Francesca ha sentito una chiamata fortissima: trovare un campo dove poter creare degli orti didattici, un piccolo angolo di terra dove imparare e coltivare insieme.

La Natura come cura

Quando ha finalmente trovato il terreno perfetto vicino casa, sembrava tutto pronto per iniziare una nuova avventura. Ma poco dopo, la sua vita è stata travolta da una tragedia: suo marito si è ammalato di un tumore al cervello e, nonostante la loro battaglia, è venuto a mancare. In quel momento, la natura è diventata per Francesca non solo un progetto, ma una vera e propria cura per l'anima, uno spazio dove trasformare il dolore in amore. Con tenacia e cuore, Francesca ha continuato a lavorare ogni giorno, ampliando la sua produzione per garantire la stabilità economica che suo figlio meritava.

L'agricoltura naturale senza acqua

Francesca pratica un’agricoltura naturale basata sulla stagionalità e senza irrigazione. Questo metodo, conosciuto come aridocoltura, richiede meno interventi e permette alle piante di sviluppare radici più profonde. Non irrigare, infatti, spinge le piante a cercare l’umidità in profondità nel terreno, rendendole più resistenti e autonome.

Coltivare la Terra con il minimo intervento umano ha fatto scoprire a Francesca che le piante possono prosperare anche senza acqua superficiale. Ogni giorno osserva come, meno interviene, più abbondanza riceve, sottolineando l'importanza di lasciare che la natura segua il proprio corso.

La filosofia di vita di Francesca

Ogni mattina, Francesca inizia il suo lavoro all’alba, sfruttando le ore fresche per coltivare e raccogliere. Anche se lavora spesso in solitaria, Francesca non si sente mai sola, perchè la presenza della Natura che la circonda la riempie di vita. La sua routine è una danza armoniosa tra il lavoro e l’ascolto della Terra, in un continuo processo di apprendimento. Francesca crede che la coltivazione sia uno scambio reciproco tra l’uomo e la Terra:

Lavoro la Terra, e la Terra lavora me,

racconta con il sorriso. Questo legame simbiotico con la Natura le permette di crescere non solo come contadina, ma anche come persona. La cura del suolo diventa un modo per comprendere meglio come coltivare il suo rapporto con sè stessa e il mondo che la circonda.

Le sfide della vita contadina

Essere una contadina non è privo di sfide. Francesca affronta difficoltà economiche e ha spesso la necessità di dimostrare il valore del suo lavoro. L’esperienza le ha mostrato quanto, nella società moderna, il legame con il cibo che ci sostiene sia sia diventato sempre più sottovalutato, soprattutto quando c’è una crescente disparità tra il vero valore del cibo e il compenso equo per chi lo produce.

Per dare valore al suo lavoro, Francesca vende direttamente i suoi prodotti. Tuttavia, per rendere giustizia a questo valore, dovrebbe raddoppiare i prezzi, cosa che spesso rende difficile trovare acquirenti. Questa lotta per ottenere il giusto riconoscimento è una sfida costante per i piccoli agricoltori, penalizzati dai prezzi imposti dalla grande distribuzione.

Per questo, è fondamentale sostenere le piccole aziende agricole locali, che coltivano prodotti biologici, rispettano la stagionalità e operano in modo etico, lontano dalle dinamiche del caporalato e dello sfruttamento. Acquistare dai piccoli agricoltori del territorio ci permette di portare sulle nostre tavole cibi più sani, oltre a supportare un’economia equa e sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e della dignità del lavoro agricolo.

La Raccontadina

Nonostante le difficoltà, Francesca continua a coltivare la sua terra, i suoi sogni e le sue speranze per un futuro migliore. Per condividere le sue esperienze e conoscenze, ha creato il progetto La Raccontadina. Attraverso un blog e i social media, Francesca racconta il suo viaggio di contadina e madre, offrendo consigli pratici su tecniche di agricoltura naturale, autoproduzione e vita in armonia con la Natura. Così, La Raccontadina ispira sempre più persone che vogliono vivere consapevolmente e più vicino alla Terra. Con il suo esempio, ci mostra che tutti possiamo fare la nostra parte per costruire un futuro migliore.

In conclusione

La storia di Francesca è un viaggio di rinascita grazie a una connessione profonda con la Terra. Dopo la perdita del marito, ha scelto di dedicarsi all’agricoltura naturale e all'aridocoltura e condividere il suo percorso di vita sostenibile attraverso il progetto La Raccontadina. Con questo percorso di vita sostenibile, Francesca ispira sempre più persone a vivere in armonia con la Natura per costruire insieme un futuro fatto di comunità, solidarietà e rispetto per l'ambiente.

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