Da borgo fantasma a comunità vibrante: la rinascita di Glori

In questo articolo esploriamo la straordinaria rinascita di Glori, un piccolo borgo in Liguria che, da villaggio quasi abbandonato, si è trasformato in una vibrante comunità. Scopriamo insieme la storia di questo borgo, i progetti che oggi lo animano, e quelli che prenderanno vita in futuro.

La storia di Glori

Glori è l’emblema di una storia di ripopolamento e rigenerazione partendo da zero. Solo sette anni fa, questo borgo immerso nelle colline liguri attorno al comune di Imperia, contava appena 15 abitanti, tutti anziani. Oggi, grazie all’arrivo di nuove famiglie e progetti comunitari, Glori è tornato a splendere come una vera comunità.

Glori ha iniziato la sua trasformazione nel 2014, quando Luca, di ritorno da un lungo viaggio in Asia, si è innamorato della sua bellezza. Toccato dalla tranquillità del luogo e dal suo potenziale inespresso, ha deciso di fare il primo passo per rigenerare il borgo.

Non è stato semplice: la popolazione era anziana e il tempo sembrava essersi fermato. Ma Luca, determinato a realizzare la sua visione, ha subito iniziato a intrecciare relazioni con i pochi abitanti rimasti. Ha collaborato con la Proloco, preso parte alle feste locali e si è immerso nella quotidianità del borgo, conquistando, poco a poco, la fiducia e l'accoglienza della comunità locale.

L'evoluzione di Glori

L'energia visionaria di Luca ha ben presto attirato altri sognatori. Appena un anno dopo, Matteo, affascinato dall’idea di creare un progetto agricolo con la sua famiglia, ha acquistato un vecchio rudere e si è unito all’iniziativa. Insieme, Luca e Matteo hanno gettato le basi per un progetto comunitario condiviso, che ha nutrito il borgo di Glori con nuova linfa vitale.

Un passo alla volta, Glori ha iniziato a trasformarsi in "Glori - the place to be". Una pagina Facebook è stata il primo strumento per attirare l’attenzione sulle prime iniziative turistiche e per raccontare la bellezza del borgo.

Nel frattempo, insieme a un nuovo socio, Federico, sono state avviate due aziende agricole che hanno riportato alla vita le terre circostanti. Così, nel 2019, Glori contava già 9 nuovi abitanti. L'anno seguente, c'è stata una vera e propria fioritura: i residenti sono diventati 22, tra cui anche molti giovani e 6 bambini, tutti uniti dal desiderio di curare il luogo ed espandere la comunità.

Oggi, Glori è un borgo pieno di vita. I sentieri sono stati ripuliti, quattro bambini sono nati, molti giovani si sono trasferiti, e la solidarietà tra gli abitanti è palpabile. Gli abitanti sono quasi cinquanta, i giovani lavorano nei campi e nei ristoranti della costa, mentre il bar del paese è diventato il punto di ritrovo centrale. 

La magia della solidarietà

La vita a Glori è animata da un forte spirito di comunità. Le persone si supportano reciprocamente, si ascoltano e si organizzano insieme per affrontare le sfide quotidiane. Durante la pandemia, gli abitanti si sono uniti per aiutare gli anziani con la spesa, le faccende domestiche, e offrendo compagnia e supporto emotivo. Così, il contributo di ciascuno ha mantenuto alta l'energia anche nei momenti più difficili, dimostrando che la solidarietà è il cuore pulsante del borgo.

Oggi, a Glori, si stanno realizzando progetti comunitari virtuosi, come la pulizia dei sentieri, la riqualificazione di percorsi nascosti dalla vegetazione, e la creazione di un uliveto comunitario. Diversi proprietari di uliveti si sono uniti alla comunità, i terreni sono stati riqualificati e gli ulivi hanno ricominciato a produrre olio. Questo viene poi utilizzato dall’osteria del paese, che a sua volta offre pasti a chi lavora nei campi, creando così un sistema circolare di scambio, che rende la comunità più sostenibile, unita e resiliente.

Un futuro di speranza

Per Luca e Matteo, avere una visione chiara e lavorarci con tutto il cuore è essenziale per aprire le porte a un cambiamento autentico e profondo. Attraverso la loro storia, e a quella di tutti gli abitanti di Glori, ci ricordano l'importanza della tenacia, della costanza e della collaborazione.

Guardando al futuro, Luca immagina una vallata sempre più popolata, con servizi e opportunità per tutti. Il sogno di Glori non si limita al borgo stesso, ma si estende a un'intera comunità diffusa che possa prosperare. Con la giusta determinazione e l'interesse da parte di nuovi abitanti, un futuro radioso è già presente.

In conclusione

In un’Italia dove molti borghi antichi rischiano di scomparire per sempre, Glori emerge come un esempio virtuoso di recupero e rigenerazione del territorio. Attraverso la tenacia e la solidarietà, i residenti di tutte le età hanno trasformato un piccolo borgo ligure in declino in una comunità diffusa vibrante e accogliente. Oggi gli abitanti sono circa 50, e bambini, giovani, adulti e anziani convivono in armonia, condividendo il sogno di prendersi cura del luogo e del suo futuro. Il borgo di Glori rappresenta un modello di vita sostenibile e collaborativo, dimostrandoci che la nuova umanità è già realtà!

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