Damanhur: l'ecovillaggio più grande (e discusso) d'Italia

Damanhur è un ecovillaggio affascinante e complesso, un microcosmo che rappresenta una realtà unica in Italia e nel mondo. Situato a Vidracco, a circa 40 km da Torino, è una comunità spirituale e culturale che da oltre 30 anni che unisce innovazione, spiritualità e sostenibilità, coinvolgendo più di 1.000 persone. In questo articolo esploriamo la storia di Damanhur, la sua evoluzione, i famosi Templi dell'Umanità, e la vita quotidiana dei suoi abitanti.

Le origini di Damanhur

La storia di Damanhur inizia negli anni '70 a Torino, in un contesto di conferenze e gruppi di ricerca. Fu in questo ambiente che Oberto Airaudi, conosciuto come Falco Tarassaco, propose l'idea di creare una comunità. Dopo anni di incontri e riflessioni, nel 1980 il gruppo trovò un terreno adatto vicino a Torino e iniziò il primo insediamento.

Già nel 1985, la comunità contava 150 persone. Fin dall’inizio, l’ecovillaggio si è definito come un laboratorio di idee innovative in costante evoluzione, dedicato alla ricerca di idee innovative in molteplici ambiti, dalla spiritualità all'agricoltura. Nel tempo, Damanhur è diventato un esperimento sociale e spirituale senza precedenti, mirato a favorire la crescita personale, promuovere la sostenibilità e spingere i confini dell'innovazione culturale.

La struttura della comunità

Damanhur è organizzata in modo complesso, con una propria moneta complementare, un sistema politico interno e vari progetti comunitari. La comunità si basa su principi di fratellanza, solidarietà e crescita personale. Ogni membro ha il proprio spazio privato, ma è anche coinvolto in attività comunitarie che favoriscono una crescita personale e collettiva completa e costante.

Uno degli aspetti più interessanti di Damanhur è il sistema politico interno, che combina sociocrazia e democrazia partecipativa, Le decisioni vengono prese attraverso un processo di consenso, e le elezioni interne assegnano ruoli chiave a persone con una visione strategica per il bene comune.

I Templi dell'Umanità di Damanhur

I Templi dell'Umanità sono senza dubbio il cuore pulsante di Damanhur e uno degli elementi più affascinanti e celebri della comunità. Si tratta di un complesso sotterraneo straordinario, negli anni scolpito e decorato interamente a mano da membri e visitatori. Divenute negli anni fonte di forte curiosità e dibattito in Italia e nel mondo, questi templi rappresentano un inno all'umanità e alla spiritualità, espressa in tutte le sue forme.

La loro storia è tanto affascinante quanto controversa. La costruzione dei templi iniziò in gran segreto negli anni '80, scavando nel ventre della montagna vicino a Vidracco, interamente a mano. Il progetto, inizialmente considerato abusivo, fu scoperto dalle autorità locali durante una perquisizione nel 1992. A quel tempo, l’ecovillaggio rischiava di veder demolita questa opera unica al mondo.

Ma, grazie a una battaglia legale e al supporto di personalità internazionali, i templi furono salvati e, successivamente, legalizzati. Oggi, i Templi dell’Umanità di Damanhur sono riconosciuti come una delle sette meraviglie sotterranee del mondo e attraggono visitatori da ogni angolo del pianeta.

Ogni sala è dedicata a un diverso aspetto della vita, della conoscenza e della spiritualità, dal mondo fisico al mondo quantico. Tra le più iconiche troviamo: la Sala della Terra, per onorare la varietà del pianeta, la Sala della Vittoria, che celebra la conoscenza, la filosofia e il progresso umano, e il Labirinto: una connessione simbolica tra le diverse culture del mondo, attraverso una rappresentazione artistica dei loro simboli.

Il modello economico di Damanhur

Il modello economico di Damanhur, sviluppato in oltre trent'anni, unisce la libera iniziativa imprenditoriale con la cooperazione e la condivisione. Qui, la generazione di ricchezza non è vista come accumulo, ma come risorsa per realizzare progetti collettivi, espressa in abitazioni, terreni, servizi e iniziative artistiche.

Gli abitanti di Damanhur guadagnano all’interno del progetto attraverso imprese cooperative, attività autonome o lavori dipendenti, gestendo i propri guadagni in modo indipendente. Chi offre servizi alla comunità non retribuiti riceve supporto economico dagli altri membri, mentre le spese quotidiane sono condivise nei "nuclei comunitari".

Oltre a questo, Damanhur genera entrate attraverso visite turistiche, corsi, eventi, e dal commercio locale. Inoltre, il progetto DES promuove investimenti etici all’interno di cooperative e altre forme di mutuo soccorso.  L’uso di una moneta complementare, il Credito, facilita gli scambi e rafforza l’economia locale. Un esempio innovativo è la trasformazione di un’ex fabbrica Olivetti in un centro multifunzionale, con un biomarket, un centro medico e spazi per le conferenze aperti a tutti. Infine, le proprietà immobiliari sono collettivizzate attraverso cooperative, e chi sceglie di lasciare la comunità può ritirare il valore delle proprie quote.

Vita quotidiana a Damanhur

Vivere a Damanhur significa fare parte di una comunità dinamica e in continua trasformazione. Ogni giorno, i membri dell’ecovillaggiosono coinvolti in varie attività comunitarie, che vanno dalla costruzione e manutenzione dei templi alla gestione dei progetti agricoli, artistici e culturali.

La comunità è anche molto attenta al rispetto delle scelte individuali. Ogni persona ha la libertà di partecipare alle attività che preferisce e di prendere le proprie decisioni. Questo approccio flessibile e rispettoso degli spazi personali contribuisce a creare un ambiente armonioso e inclusivo.

Critiche e stereotipi

Nonostante i suoi successi, Damanhur ha anche affrontato critiche e suscitato dibattiti riguardo alla gestione delle risorse, alla trasparenza economica e alla natura delle sue pratiche spirituali. Alcuni critici temono che la gestione delle risorse e la struttura gerarchica possano limitare l'autonomia dei membri, sollevando il dubbio di un controllo troppo stretto. Altri hanno sollevato dubbi sulla trasparenza economica, e altri ancora sulla natura delle pratiche spirituali.

Tuttavia, i damanhuriani respingono queste accuse, sottolineando la loro apertura al continuo cambiamento e al confronto. Per loro, Damanhur è un esperimento di convivenza basato prima di tutto sulla cooperazione e il consenso, dove le regole sono frutto di scelte volontari, consapevoli, e condivise.

In conclusione

Damanhur è un esperimento sociale, culturale e spirituale a Vidracco (Torino), nato negli anni '70 dall’idea di Oberto Airaudi. Da oltre trent'anni. questo ecovillaggio promuove un modello di vita alternativo e offre un esempio di come una comunità possa prosperare basandosi su principi di solidarietà, evoluzione spirituale e innovazione. Se sei curioso di esplorare una forma di vita comunitaria in costante espansione, Damanhur potrebbe essere il luogo giusto per te!

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