Ecovillaggio Friland: un laboratorio di economia alternativa
Friland è un ecovillaggio in Danimarca dove le persone costruiscono le proprie case, vivono senza debiti e sviluppano un’economia locale autonoma, etica e sostenibile. Le case sono costruite a mano con materiali naturali. L’economia è locale, flessibile, autonoma. Un angolo di pace dove si coltivano orti, relazioni e idee, lavorando meno per vivere meglio.
Un luogo reale per un’idea radicale
C’è un posto in nella campagna dello Jutland, dove le case nascono da balle di paglia, botti d’acqua piovana e sogni condivisi. Un villaggiodove la terra è viva, e il tempo si misura in stagioni, non in scadenze.
Benvenuti a Friland, una delle realtà ecologiche più riconosciute e replicate del nord Europa.
Non perché sia perfetta, ma perché ha saputo trasformare un’idea radicale in una vita reale.

Come tutto ha avuto inizio
Fondata nel 2002, Friland è nata dal sogno concreto di un piccolo gruppo di pionieri che desiderava vivere fuori dalle logiche del mercato immobiliare e del debito personale.
L’idea era chiara fin dall’inizio: sperimentare un’alternativa radicale al sistema economico tradizionale, immaginando un luogo dove si potesse abitare, lavorare e costruire relazioni in modo sostenibile, libero e responsabile.
Per realizzare questo sogno, i fondatori hanno concepito una struttura che consentisse l’autocostruzione delle abitazioni (senza mutui o prestiti bancari), la proprietà individuale delle case, ma con uso condiviso della terra e delle risorse comuni.
Ogni abitante è diventato, in un certo senso, il progettista della propria esistenza: libero di creare, costruire, lavorare secondo le proprie competenze, ma anche responsabile nel partecipare alla vita collettiva e alle scelte comuni.
Una nuova idea di casa (e di libertà)
Il nome Friland significa “Terra Libera” — e qui è più di un simbolo. È un programma di vita.
Chi arriva non compra una casa, ma la costruisce con le proprie mani. Ogni abitante progetta e realizza la propria abitazione, usando materiali naturali e locali, come terra cruda, paglia, legno, lana di pecora, conchiglie compattate.
Le abitazioni sono tutte diverse, ma tutte si confondono con il paesaggio: alcune hanno tetti verdi, altre sembrano nidi. E tutte sono pensate per avere il minore impatto possibile sul Pianeta. Così le giornate procedono, forti del tempo condiviso, la competenza scambiata, e la gioia silenziosa di veder sorgere qualcosa che si costruisce insieme.

Un modello di autosufficienza creativa
L’autosufficienza a Friland non è assoluta, ma è un percorso quotidiano verso la semplicità e l’autonomia, costruito con creatività e realismo.
Tutte le abitazioni sono progettate per essere energeticamente indipendenti, spesso dotate di pannelli solari, stufe a massa termica, raccolta dell’acqua piovana e sistemi di compostaggio.
Molti abitanti coltivano anche orti familiari e orti comunitari, allevano piccole quantità di animali, autoproducono conserve, pane, cosmetici naturali e materiali da costruzione.
Questa autosufficienza non implica una chiusura totale, ma una connessione intelligente con il territorio: si usa il meno possibile ciò che viene da fuori, scambiando beni e competenze. Si autoproduce ció che è possibile, e si compra il resto attraverso filiere corte.
C’è chi sceglie di vivere quasi completamente off-grid, e chi preferisce un equilibrio più fluido tra interno ed esterno. Non esiste un unico modello, ma tante forme possibili di sostenibilità. Così Friland propone una sobrietà creativa e rigenerativa, dove l’autosufficienza non è isolamento, ma parte di una cultura di responsabilità condivisa.
L'economia autonoma di Friland
Uno degli aspetti più rivoluzionari di Friland è la sua economia autonoma e resiliente, che si è sviluppata negli anni con pazienza e visione. Sin dall’inizio, l’obiettivo era liberarsi dalla logica del debito e del consumo forzato.
La comunità ha scelto di non centralizzare né collettivizzare le entrate, ma di promuovere un modello di microimprese autonome. Per questo, gli abitanti sono stati invitati a costruire non solo la propria casa, ma anche una microeconomia personale, sostenibile e coerente con i valori del luogo.
Poco per volta, sono nate attività sostenibili piccole ma solide, a conduzione individuale o familiare: forni biologici, laboratori artigianali, studi di permacultura, orti condivisi, microimprese locali. Alcuni producono conserve, pane, cosmetici naturali. Altri offrono consulenze ambientali, corsi, oppure lavorano online da uno spazio di coworking rurale.
Oggi, l'economia di Friland è mista e flessibile: un equilibrio dinamico tra interno ed esterno, tra libertà personale e supporto reciproco. È un’economia lenta, concreta, relazionale, dove il benessere si misura in tempo, presenza, connessioni e impatto positivo sul mondo.
Una realtà che ispira (e funziona)
Friland è una realtà che dimostra, ogni giorno, che un altro modo di abitare il pianeta è possibile.
Qui si vive secondo principi di sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e partecipazione attiva, ma in una forma leggera e accessibile. Non ci sono dogmi o ideologie rigide, solo un sistema che funziona perché nasce dall’esperienza diretta, dalla fiducia tra le persone, e da una struttura pensata per durare.
Nel corso degli anni, questo modello ha ispirato decine di altri progetti in Danimarca e nel resto d’Europa. Ricercatori, urbanisti, futuri abitanti e sognatori visitano Friland ogni anno per vedere con i propri occhi cosa succede quando una comunità si costruisce con coerenza, creatività e coraggio.
Vita comunitaria a misura di essere umano
Friland non è un’utopia collettivista né una fuga solitaria. È uno spazio di libertà concreta, dove ognuno può costruire il proprio angolo di mondo e, allo stesso tempo, far parte di un tutto.
La comunità non impone un modello unico, ma propone una cornice di valori condivisi: il rispetto della terra e delle persone, la responsabilità individuale, la cura reciproca, la fiducia, l’ascolto, la semplicità volontaria. Valori che che si traducono in azioni quotidiane: cucinare insieme, sistemare un sentiero, creare musica, condividere conoscenze, decidere in cerchio.
Ognuno contribuisce come può, partecipa alle decisioni, si incontra quando serve. Le relazioni sono autentiche, radicate, eppure rispettano i tempi interiori e i confini individuali.
È un equilibrio raro, costruito giorno dopo giorno, gesto dopo gesto.
Come visitare o partecipare
Friland si trova a circa un’ora da Aarhus, immerso nella quiete verde della campagna danese.
È possibile partecipare a giornate aperte, iscriversi a corsi e laboratori, vivere un periodo da volontari, o proporre progetti collaborativi.
Chi desidera può restare per settimane, mesi, o anche più a lungo. L'importante è condividere l'intenzione di integrarsi nel tessuto vivo della comunità con rispetto, ascolto e presenza.

In conclusione
Friland è una comunità ecologica danese che unisce autocostruzione, economia locale e vita sostenibile. Qui si vive senza mutui, si lavora in autonomia, si coltiva il necessario e si costruiscono relazioni autentiche.
Un luogo dove si costruisce con la terra e con le idee. Dove abitare diventa un gesto consapevole. Dove l’economia è umana, il tempo è presente, e le relazioni sono parte del paesaggio. Friland non è un altrove: è una risposta concreta alle domande che ci portiamo dentro.
A cura di Valentina Bracciodieta