GAS – Gruppi di Acquisto Solidale: trasformare la spesa in un atto collettivo
In Italia, i Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) rappresentano un modo alternativo e collettivo di fare la spesa. Ma sono molto più di un canale di consumo: sono comunità che scelgono l’equità, la sostenibilità e la relazione diretta con i produttori. Scopri cosa sono, come funzionano e perché stanno cambiando il modo in cui ci nutriamo.
Una rivoluzione quotidiana
I Gruppi di Acquisto Solidale, conosciuti con l’acronimo GAS, nascono in Italia a metà degli anni ’90. L’idea iniziale era semplice ma potente: organizzare piccoli gruppi di cittadini che si uniscono per acquistare direttamente da produttori locali, etici e sostenibili, bypassando la grande distribuzione e la logica capitalista.
Il primo GAS ufficiale è nato a Fidenza nel 1994 e da lì, l’esperienza si è rapidamente diffusa in tutta Italia. Quello che poteva sembrare solo un “trucco per risparmiare” si è rivelato uno strumento di trasformazione sociale.
I GAS non sono infatti solo strumenti di acquisto collettivo, ma veri e propri progetti di cittadinanza attiva, fondati su valori condivisi: solidarietà, sostenibilità, relazioni umane e responsabilità verso il territorio.
Come funzionano?
Un GAS è, in pratica, un gruppo di persone che si organizza per acquistare insieme beni di uso quotidiano, soprattutto alimentari, direttamente da piccoli produttori. Non ci sono intermediari commerciali. Le scelte si basano su criteri etici, ecologici e di equità economica.
La struttura è orizzontale e partecipativa: non c’è un capo, ma una rete di persone che collaborano, spesso a rotazione, per gestire gli ordini, le consegne e la relazione con i fornitori. In molti casi, gli incontri diventano anche momenti di socialità, educazione e scambio culturale.
Alcuni gruppi si ritrovano in spazi condivisi per il ritiro collettivo della spesa, altri utilizzano piattaforme online autogestite.
Vuoi unirti a un GAS?
È più facile di quanto sembri: puoi contattare un gruppo già attivo nella tua zona, o proporre la creazione di un nuovo GAS con amici, vicini o colleghi.
Sulla mappa di www.eutopia-earth.com trovi una mappa in continuo aggiornamento dei GAS presenti in tutta Italia e in Europa, con contatti, info utili e modalità di partecipazione.
GAS e territorio: un legame forte e vitale
In Italia, i GAS sono diventati un fenomeno culturale diffuso, spesso connesso a movimenti più ampi come l’agricoltura contadina, la permacultura, gli orti urbani, gli ecovillaggi. Sono espressione di un desiderio di riappropriarsi del ciclo del cibo, ma anche di riscoprire relazioni locali, lentezza e fiducia.
In molte città italiane, i GAS collaborano con scuole, associazioni, amministrazioni pubbliche. Alcuni promuovono mercati contadini, corsi di autoproduzione, progetti educativi. Sono spazi vivi, dove il consumo diventa relazione e cultura.
Entrare in un GAS non significa solo cambiare modo di fare la spesa: significa entrare in relazione con persone, con il territorio, con chi produce il nostro cibo ogni giorno. Un gesto semplice, ma profondamente trasformativo.
In conclusione
I GAS non sono semplici “gruppi di acquisto”. Sono comunità che praticano un’economia diversa: fatta di fiducia, cura, scelte consapevoli e attenzione reciproca.
In un’epoca in cui l’iperconsumo e la distanza dalle filiere ci alienano dal cibo e dal territorio, i GAS rappresentano un ritorno all’essenziale: nutrirsi bene, sostenere chi lavora in modo etico, creare legami autentici.
Perché anche un gesto semplice come fare la spesa può diventare un atto politico potente, verso un futuro in cui il benessere non è privilegio di pochi, ma diritto di tutti, dove la comunità si prende cura della Terra e l’economia ha il volto della solidarietà.