L'uomo che vive nella prima casa di paglia autocostruita in Italia
Fotografie di:
Alessio Galdiolo @galdiols
Stefano Soldati è un pioniere nell’autocostruzione di case in paglia in Italia. Nel 2003, Stefano ha realizzato la prima casa di paglia nel nostro paese, abbracciando uno stile di vita sostenibile e mostrando come l’autocostruzione e l’architettura ecologica possano rivoluzionare il concetto di abitare. In questo articolo scopriamo le innovative caratteristiche di questo progetto che ha rivoluzionato il modo di concepire l'abitare.
La storia di Stefano Soldati
Stefano Soldati è un vero pioniere dell’autocostruzione di case in paglia in Italia. Nel 2003, ha acquistato un rudere a Pramaggiore, in provincia di Venezia, e, invece di ristrutturarlo, ha deciso di demolirlo e costruire qualcosa di rivoluzionario. Di fronte ai preventivi elevati per la ristrutturazione, Stefano ha scelto di costruirsi una casa da zero, utilizzando materiali naturali come terra cruda e paglia, e seguendo gli antichi principi della bioedilizia. Questa scelta ha portato alla nascita di una casa che non solo è ecologica ma anche un centro di incontro e formazione per chi vuole conoscere l’ecologia e la sostenibilità.

La casa di paglia di Stefano Soldati
Vivere in una casa di paglia significa scegliere uno spazio abitativo che offre un eccellente isolamento termico e acustico, una maggiore resistenza al fuoco e, cosa fondamentale, elimina la necessità di utilizzare fondamenta in cemento, contribuendo così a una costruzione più sostenibile. La casa di Stefano è uno straordinario esempio di abitare sostenibile, con i suoi 330 metri quadrati di funzionalità e bellezza in totale armonia con la Natura.
Il comfort e l’isolamento
Entrando nella casa di paglia, la prima sensazione è quella di freschezza. Questo è dovuto all'ottimo isolamento termico offerto dalle balle di paglia, che sono porose e mantengono l’ambiente piacevolmente fresco d’estate e caldo d’inverno. Questo materiale è anche un eccellente isolante acustico, tanto che molte sale di registrazione nel mondo scelgono la paglia per la sua capacità di assorbire i suoni.
Le balle di paglia utilizzate nella costruzione sono state prelevate direttamente dai campi, senza necessità di alcun trattamento industriale. Questo approccio a chilometro zero ha permesso a Stefano supportare il territorio e ridurre ulteriormente l’impatto ambientale della sua casa.

Efficienza energetica e riscaldamento
Una delle caratteristiche più innovative della casa di Stefano è il sistema di riscaldamento, che utilizza una termocucina a legna. Questo sistema non solo riscalda l’abitazione ma permette allo stesso tempo di cucinare, riducendo al minimo costi e consumi. La legna per la termocucina viene coltivata e tagliata da Stefano stesso, e durante gli inverni più freddi il costo totale per il riscaldamento non supera i 300 euro. Inoltre, il sistema è collegato a un bombolone d’acqua che riceve energia dai pannelli solari termici. Questo significa che durante le giornate di sole, la casa è alimentata in modo sostenibile, riducendo ulteriormente la dipendenza da fonti di energia fossile.
Resistenza e sicurezza
Un altro aspetto straordinario della casa di paglia è la sua resistenza. Grazie alla leggerezza e flessibilità dei materiali naturali, questa abitazione è considerata più antisismica rispetto alle case in muratura o cemento armato. La paglia, intonacata adeguatamente, può resistere a temperature molto alte, rendendo la struttura più sicura anche in caso di incendio.
Architettura e design
Il design della casa di paglia di Stefano Soldati unisce perfettamente estetica e funzionalità. Con una struttura in terra cruda e un muretto radiante realizzato con un impasto di terra cruda, sabbia e fibra, la casa ha una capacità di accumulo termico e di regolazione dell’umidità eccezionale, ma anche un’estetica unica.
Le scelte architettoniche sono state studiate con attenzione per massimizzare l'ingresso della luce naturale e il calore del sole. Le finestre sono posizionate strategicamente per garantire un'illuminazione adeguata anche durante l'inverno, riducendo così il bisogno di illuminazione artificiale.
Costruire una casa sostenibile
Costruire una casa di terra e paglia richiede una pianificazione accurata e la partecipazione di esperti in bioedilizia. Stefano sottolinea l’importanza di considerare tutti gli aspetti, dai materiali alla progettazione strutturale fino agli impianti elettrici e idraulici, per assicurare che il progetto rimanga sostenibile e conveniente. Secondo la sua esperienza, coinvolgere professionisti competenti in costruzioni sostenibili ed efficienza energetica è fondamentale per ottenere risultati di qualità.

Imparare bioedilizia e permacultura
Per mettere il suo sapere servizio della comunità, Stefano Soldati ha fondato La Boa, che è diventata un vero punto di riferimento per chi sogna di costruire un’abitazione sostenibile e in armonia con la natura. Con La Boa, condivide tutte le sue conoscenze e competenze per ispirare sempre più persone a diventare autosufficienti. Insieme al suo team organizza corsi di autocostruzione, dove chiunque può imparare a progettare e costruire da zero una casa in paglia, seguendo i principi della bioedilizia. E non è tutto! Ci sono anche diversi percorsi dedicati alla permacultura come filosofia di vita, con un focus speciale su come progettare una food forest.
Per chi invece preferisce affidarsi a mani esperte, La Boa offre anche consulenze personalizzate, accompagnando ogni progetto passo dopo passo per creare una casa ecologica su misura.
In conclusione
Vivere in una casa di paglia non è solo una scelta abitativa, ma un vero e proprio stile di vita. Stefano, che ha costruito la prima casa di paglia in Italia, a Pramaggiore, invita tutti a provare a trascorrere del tempo in una casa di paglia per capire quanto possa influenzare positivamente la qualità della vita. Per diffondere questa rivoluzione abitativa, ha fondato La Boa, un progetto dedicato a insegnare l’autocostruzione a chiunque voglia realizzare da sé la propria casa ecologica. Con la sua storia, Stefano dimostra che riportare le antiche tecniche della bioedilizia nel presente può essere la chiave per costruire un futuro più consapevole ed ecologico, in profonda armonia con la Natura.