Leila: la biblioteca degli oggetti a Bologna
In questo articolo scopriamo la storia di questa magica biblioteca degli oggetti a Bologna. Nata da un'idea rivoluzionaria: condividere invece di accumulare, Leila permette prendere in prestito attrezzi e strumenti quotidiani quasi a costo zero. Scopriamo come!
La biblioteca degli oggetti: trova, condividi e risparmia
Quante cose possediamo che usiamo solo una volta all'anno o, peggio, mai? Il trapano, la macchina per il pane, quella tenda da campeggio che avevamo comprato in preda all'entusiasmo. La verità è che spesso abbiamo bisogno di usare questi oggetti, non di possederli. Ed è proprio qui che Leila, la biblioteca degli oggetti a Bologna, entra in gioco, ribaltando il concetto di accumulo per fare spazio alla condivisione sostenibile.
Antonio, il fondatore, ha colto che il bisogno reale non è avere, ma poter utilizzare ciò che serve, quando serve. Così è partita l'avventura di Leila, una biblioteca non di libri, ma di oggetti quotidiani, che possono essere utilizzati senza l’obbligo di comprarli.
L'accesso al posto del possesso è l'idea chiave. Immagina di poter prendere in prestito una macchina del pane per preparare qualche pagnotta, o un proiettore per una serata di cinema sotto le stelle. Leila offre proprio questo: uno spazio dove puoi trovare ciò che ti serve, quando ti serve, e poi restituirlo, sapendo che qualcun altro lo utilizzerà di nuovo.

Come funziona Leila?
Entrare in Leila, la biblioteca degli oggetti a Bologna, è facilissimo: basta registrarsi e pagare una quota annuale di soli 10 euro. Oltre alla quota, ogni nuovo socio deve portare un oggetto da condividere. Questo oggetto diventa parte del patrimonio comune di Leila, arricchendo l'offerta per tutti gli iscritti.
Una volta iscritto, puoi prendere in prestito qualsiasi oggetto disponibile, senza costi aggiuntivi. Dalla macchina per cucire al decespugliatore, ogni membro ha accesso a decine di strumenti e attrezzi, senza doverli comprare. E se un giorno dovessi lasciare la comunità, nessun problema: l’oggetto che hai condiviso ti può essere restituito.
Benefici sociali, economici e ambientali di Leila
Leila è condivisione, risparmio e sostenibilità, in un'unica comunità. Il progetto ha un impatto che va oltre la condivisione degli oggetti: Leila crea un forte impatto sociale, economico e ambientale. Innanzitutto, Leila non è solo un luogo dove trovare quello che ti serve, ma un vero e proprio punto di incontro dove nascono dialoghi, si scambiano consigli, e si costruisce un vero senso di comunità tra i membri.
Prendere in prestito oggetti non solo aiuta a risparmiare, ma evita l'acquisto di beni che altrimenti sarebbero utilizzati pochissimo. Pensiamo al classico trapano: quante volte nella vita lo usiamo veramente? Con Leila, evitiamo di spendere per qualcosa che finirebbe per essere dimenticato in un angolo del garage.
E poi c’è l’impatto ambientale. Ogni oggetto condiviso rappresenta una risorsa che viene utilizzata al meglio, riducendo la necessità di produrre nuovi beni. Ogni volta che scegliamo di condividere, ci sottraiamo alle folli logiche del capitalismo moderno, riducendo il consumo di risorse e la produzione di rifiuti. In questo modo, Leila contribuisce alla costruzione di un modello di consumo sostenibile, allenandoci a restituire valore all’uso che facciamo degli oggetti.

Un centro di attivismo ed educazione
Uno degli aspetti più belli di Leila è il senso di comunità che si crea tra i membri. Leila non è solo un luogo di prestito, ma anche un'opportunità per conoscere nuove persone, scambiare idee e contribuire a una causa comune. Il progetto, infatti, organizza anche workshop di riparazione, laboratori di fai-da-te e incontri su come ridurre gli sprechi. Questo rende la biblioteca degli oggetti un centro di attivismo ed educazione informale, dove imparare a vivere in modo più consapevole.
L'effetto domino della condivisione
Leila non si ferma agli oggetti, ma ispira un cambiamento nelle nostre abitudini. Condividere significa anche imparare a fidarsi degli altri e sentirsi parte di una rete più grande. Quando prendi in prestito qualcosa da Leila, non stai portando a casa solo un oggetto: stai portando con te una storia che continua e si arricchisce ogni volta che viene utilizzato.
Quanto potrebbe migliorare la nostra qualità della vita se condividessimo di più e possedessimo di meno? Questa è la domanda che Leila ci invita a porci. La cultura dell'accumulo non solo ci appesantisce, ma spesso ci isola. Con Leila, invece, scopriamo che la vera ricchezza è nell’interconnessione, allenandoci a percepire gli altri esseri umani non come estranei, ma come risorse.
In conclusione
Leila, la biblioteca degli oggetti a Bologna, è molto più di un luogo dove prendere in prestito oggetti: è un movimento, un modo di ripensare il possesso e il consumo, la nostra relazione con gli altri e con l'ambiente. È un invito a essere parte di una comunità che si prende cura delle risorse, e che contribuisce a costruire un futuro solidale, equo e sostenibile per tutti.
A cura di Valentina Bracciodieta