Marino: l'ex imprenditore che vive in autosufficienza nel bosco
In questo articolo scopriamo la storia di Marino, un ex imprenditore che ha deciso di cambiare radicalmente la sua vita per vivere in autosufficienza. Marino ci racconta come ha affrontato la sfida di destrutturare completamente la sua identità e il suo stile di vita, e di come questo processo l'abbia portato a ritrovare sé stesso e a costruire una nuova esistenza fatta di autoproduzione, sostenibilità e connessione con la natura.
La storia di Marino
Marino viveva una vita che molti definirebbero di successo: imprenditore, padre di quattro figli, con un’azienda di giardinaggio ben avviata e una routine scandita da appuntamenti e impegni. Ma nonostante il lavoro e il denaro, sentiva che stava perdendo la risorsa più preziosa: il suo tempo. Ogni giornata era una corsa, ogni decisione una strategia per far quadrare tutto, ma nel profondo si domandava se questo fosse davvero il senso della vita.
Dopo anni di stress e resistenze, Marino ha finalmente ascoltato la voce dell'intuito, che gli chiedeva di fare un salto nel buio per riscoprire qualcosa di più autentico. Alla fine, con coraggio, ha lasciato andare la sua carriera di imprenditore per seguire un nuovo stile di vita, fondato sull’autoproduzione, la connessione con la natura e una semplicità che sa di libertà. Lontano dal caos della città e dalla vita frenetica, tutto ha acquisito un valore diverso, un senso di bellezza che prima non percepiva.

La destrutturazione e la paura del cambiamento
Non è stato semplice per Marino lasciare tutto alle spalle e abbracciare questo nuovo stile di vita. Ha dovuto destrutturare completamente non solo la sua routine, ma anche la sua identità e la sua situazione economica. All'inizio, l’idea di passare da una situazione di stabilità economica alla completa autosufficienza era spaventosa. Tuttavia, proprio questa situazione gli ha insegnato il valore di una ricchezza diversa.
È proprio nel momento in cui sono riuscito a lasciare andare il bisogno di controllo e la paura, cercando di avere fede e speranza, che tutto ciò di cui avevo bisogno mi è arrivato, come per magia.
Racconta Marino. Grazie a un amico che gli ha donato casa e terreno sulle Prealpi Lombarde, vicino al Lago Maggiore, ha trovato un nuovo senso di abbondanza.
Immerso nel bosco, ha iniziato a vedere nella Natura una guida e una grande alleata. Ha scoperto che la terra, se coltivata con amore, ricambia con abbondanza. Ogni giorno di più, ha imparato a fidarsi del processo, e ad allenare un mindset positivo anche senza le sicurezze materiali di un tempo. Oggi, Marino racconta che non tornerebbe indietro per nulla al mondo: vive con poco, ma si sente pienamente libero e soddisfatto.

Autosufficienza Energetica e fossa Imof
Marino si impegna per tendere alla totale autosufficienza sotto tutti i punti di vista, anche quello energetico. Grazie all’uso dell’energia rinnovabile e alla gestione attenta delle risorse, ha ridotto al minimo la dipendenza da fonti esterne.
Per l’energia elettrica, Marino si serve di trenta pannelli solari, mentre per il gas usa una bombola oppure la cucina economica, che si alimenta con la legna. L’acqua calda d’inverno è scaldata a legna, mentre d’estate attraverso l’impianto solare termico. Al momento Marino è allacciato alla rete solo per l’acqua, ma il suo obiettivo è quello di scavare il pozzo e riuscire a diventare autonomo anche dal punto di vista idrico.
Un altro punto centrale della sua autosufficienza è la fossa Imof, un sistema di trattamento biologico dei rifiuti che trasforma gli scarti in fertilizzante naturale. Questa fossa permette di riciclare in modo ecologico tutti gli scarichi organici, che vengono trattati da microrganismi e trasformati in acqua ricca di nutrienti, utilizzata poi per fertilizzare l’orto.

Autoproduzione e autosufficienza alimentare
Uno dei pilastri della nuova vita di Marino è l’autoproduzione alimentare: ogni scelta è fatta con consapevolezza, ogni risorsa usata con gratitudine. Con il terreno a disposizione, ha creato orti perenni rigenerativi, che richiedono pochissime lavorazioni e garantiscono un raccolto costante e naturale. Al posto degli scaffali del supermercato, Marino si affida alla sua terra, coltivando con cura le verdure e le erbe di cui ha bisogno. Grazie a questa scelta, oggi non consuma più prodotti confezionati, e descrive con orgoglio la qualità organolettica dei suoi ortaggi, molto superiore a quella dei prodotti industriali.
Inoltre, per Marino, raccogliere il proprio cibo non è solo una scelta ecologica; è anche un modo per riappropriarsi di una tradizione antica, dove il raccolto è una festa e il cibo coltivato assume tutto un altro sapore e valore.
Sinergia con la Natura e agricoltura rigenerativa
Uno degli aspetti più speciali del percorso di Marino è il suo approccio alla sinergia con la Natura. Per questo, dedica gran parte della sua giornata è dedicata alla cura dell’orto, coltivato attraverso l’approccio dell’agricoltura rigenerativa. Non si tratta solo di coltivare la terra, ma di farlo in modo intelligente, rispettando l’equilibrio degli ecosistemi e promuovendo la biodiversità.
L’agricoltura rigenerativa si basa su pratiche che non solo evitano di impoverire il suolo, ma mirano a rigenerarlo attivamente. Questo approccio lavora in sinergia con i cicli naturali, arricchendo il terreno con materia organica e lasciando che i microrganismi e la biodiversità facciano il loro corso per mantenere il suolo fertile. Con il minimo intervento umano, Marino lascia che la natura regoli autonomamente l’ecosistema del suo orto, intervenendo solo quando strettamente necessario, riducendo al minimo l'uso di acqua e strumenti meccanici limitando il compattamento del suolo.
L’Acqua e i microrganismi benefici
Marino ha sviluppato una profonda passione per le sperimentazioni, soprattutto in merito all'uso dell'acqua. Contrariamente alle pratiche più comuni, Marino sottopone le sue piante a uno stress idrico graduale, evitando di innaffiarle frequentemente. Questo metodo stimola le radici a crescere in profonditàcercare per cercare l’umidità, rendendo le piante più resistenti e autonome, anche durante i periodi di siccità.
Inoltre, Marino ha scoperto l'importanza dei microrganismi benefici per la salute del suo orto e dell’acqua. Grazie a una miscela di batteri generativi, le sue piante sviluppano un’immunità maggiore e non necessitano di trattamenti chimici. Questi microrganismi - riconosciuti dalla scienza come sicuri ed efficaci- rappresentano una risorsa preziosa non solo per le piante e l’acqua, ma anche per il microbiota di animali e umani, grazie alla loro capacità di stimolare le difese immunitarie.
Il riciclo creativo: costuire a costo zero
La necessità di risparmiare ha risvegliato in Marino una creatività inaspettata. Ogni elemento della sua casa e del suo orto ha una storia di recupero e trasformazione. Le serre, ad esempio, sono costruite con tubi di irrigazione riciclati e rami di nocciolo, mentre la cucina, il letto, e tutti i mobili della casa sono stati realizzati con materiali recuperati o regalati. Così, la filosofia del riuso ha donato a Marino sia un vantaggio economico che tanta soddisfazione: con pochi euro e un po' di ingegno, è riuscito a costruire ambienti funzionali, confortevoli e accoglienti.
La lentezza come presenza
Per Marino, le giornate ora iniziano in modo molto diverso rispetto a prima. Adesso ha una routine sincronizzata con i cicli naturali: svegliarsi con il sole, senza la pressione dell’orologio o delle notifiche del cellulare, è diventata per lui la normalità. Questo gli permette di modellare le sue giornate sui bisogni naturali del corpo, e non viceversa.
Ripensando al suo cammino, Marino sorride:
Quando lavoravo come giardiniere, spesso mi fermavo, scendevo dal camion e tornavo indietro a riguardare il lavoro fatto, perché nella fretta non riuscivo a vederlo davvero.
Oggi, la sua vita è una continua ricerca dell'equilibrio tra fare ed essere. Vivere lentamente e a contatto con la natura, gli ha insegnato ad apprezzare ogni momento, a vivere ogni azione con presenza e intenzione. Nella sua nuova routine, Marino si concede il lusso di fermarsi ad osservare. I piccoli dettagli che prima sfuggivano alla sua attenzione ora sono parte della sua giornata: una foglia che si cade, un bocciolo che si schiude, una pianta che cresce, il canto degli uccelli al mattino. Questa capacità di vivere il momento presente, racoconta, gli ha regalato una pace interiore che nessun successo materiale potrà mai eguagliare.

La solitudine come opportunità di crescita
Intraprendere un percorso così radicale ha portato Marino a confrontarsi con il giudizio e la solitudine. La sua famiglia e gli amici imprenditori non comprendevano la sua scelta e lo guardavano con forte perplessità. Con il tempo, Marino ha imparato a vedere la solitudine come un'opportunità per approfondire la connessione con sé stesso e creare rapporti più autentici con persone che condividono i suoi valori. Questo isolamento, inaspettatamente, è diventato uno spazio di arricchimento e crescita interiore.
Il Valore del tempo e la riscoperta dei talenti
Uno dei messaggi più profondi che Marino condivide guardandosi alle spalle riguarda il tempo e il lavoro. Lasciando un impiego tradizionale e una vita orientata al guadagno, ha realizzato che spesso non consideriamo il vero costo della nostra routine. Invece di inseguire uno stile di vita che non ci soddisfa, Marino invita chiunque abbia timore di rimanere senza soldi a fare un calcolo onesto di quanto in realtà costa il lavoro tradizionale. Se consideriamo tutte le spese correlate al nostro stile di vita, quanto valore resta davvero, alla fine?
Liberato dagli obblighi di un lavoro che lo privava del tempo per sé, Marino ha scoperto e sviluppato i suoi talenti, che prima non aveva mai esplorato. Questo percorso di crescita personale gli ha aperto le porte a nuove competenze e soddisfazioni, che hanno trasformato la sua vita per sempre.
In conclusione
La storia di Marino è quella di un uomo che ha deciso di passare dalla frenesia e il successo materiale a una vita essenziale, dedicata alla libertà e all’autoproduzione. Dopo aver lasciato la sua carriera di imprenditore, si è trasferito in un casolare sulle Prealpi Lombarde, vicino al Lago Maggiore, dove oggi vive in autosufficienza. Attraverso la coltivazione rigenerativa del suo orto perenne, la solitudine e il contatto con la natura, Marino ha capito che la vera ricchezza non risiede nel possesso, ma nella presenza. Una lezione di vita che ispira chiunque sente la spinta di cambiare vita a lasciare andare la paura e coltivare la fiducia.