Savuci: il borgo fantasma che vuole rivivere attraverso l’arte
Savuci, un suggestivo borgo medievale arroccato sulle montagne della Calabria, abbandonato per decenni, oggi vuole rinascere come centro artistico e culturale grazie alla visione del suo primo abitante.
Lo spopolamento dei borghi italiani
Savuci, un incantevole borgo medievale arroccato sulle montagne della Calabria, un tempo vibrante di vita, ora sfida il silenzio che lo ha avvolto per decenni per rinascere e raccontare una nuova storia.
Situato nel comune di Fossato Serralta, in provincia di Catanzaro, questo luogo incarna il dramma dello spopolamento dei borghi italiani, fenomeno che ha trasformato centinaia di piccoli centri storici in luoghi dimenticati. La mancanza di servizi essenziali, opportunità lavorative e prospettive per i giovani ha contribuito al declino.
Negli ultimi anni, tuttavia, cresce la speranza. Sempre più persone abbandonano la frenesia cittadina per trasferirsi in zone rurali, portando nuove idee e progetti. Savuci segue questa tendenza grazie a Nema, uno dei suoi due abitanti. Originario di Bari, Nema sogna di trasformare il borgo in un centro vibrante di arte e cultura, coinvolgendo artisti e spiriti liberi.

La storia di Savuci
La storia di Savuci è segnata da un evento tragico: nel 1971 una devastante alluvione costrinse gli abitanti ad abbandonare le loro case. Gli anni di abbandono hanno reso il borgo un luogo silenzioso, dove il tempo sembrava essersi fermato. Tuttavia, grazie alla visione di persone come Nema, il borgo ha iniziato a intravedere una nuova possibilità di rinascita.
Oggi, il progetto di Nema mira a creare installazioni artistiche, organizzare festival e riqualificare le abitazioni. Il suo sogno è che Savuci diventi un rifugio per chi cerca una vita alternativa e creativa, lontano dal caos urbano.
Un progetto di rinascita sostenibile
La rinascita di Savuci si fonda su un approccio sostenibile. Nema ha già piantato cinquanta alberi di fico, avviando una piccola area di produzione agricola. Inoltre, recupera materiali di scarto per trasformarli in mobili e oggetti utili, dimostrando come il riciclo possa diventare una forma di espressione creativa.
Per garantire l’autosufficienza energetica, ha installato pannelli solari, un passo fondamentale per ridurre l’impatto ambientale e rendere il borgo più indipendente. Attraverso queste iniziative, Nema spera di trasformare Savuci in un esempio concreto di come sostenibilità e creatività possano convivere.

Le sfide della vita isolata
Vivere a Savuci non è privo di sfide. Il borgo è isolato e raggiungibile solo dopo un’ora di bicicletta elettrica, privo di negozi e servizi vicini. Tuttavia, queste difficoltà sono compensate dalla qualità della vita che offre: aria pulita, silenzio assoluto e un contatto autentico con la natura.
“Solo una persona stravagante può stare qui,” scherza Nema, ma il suo entusiasmo dimostra che anche un sogno ambizioso può diventare realtà. La pace e la bellezza di Savuci rappresentano un richiamo per chi desidera rallentare e vivere in modo più consapevole.
Un rifugio per artisti e spiriti liberi
Grazie agli sforzi di Nema, Savuci sta diventando una calamita per chi cerca uno stile di vita alternativo. Murales, sculture e installazioni stanno trasformando il borgo in uno spazio dove l’arte si fonde con la storia. Durante i festival, il borgo si anima di mostre, performance e incontri, creando un dialogo tra passato e presente.
Il sogno di Nema è quello di attrarre persone che condividano una visione di libertà e creatività, trasformando Savuci in un laboratorio di idee e collaborazioni artistiche.

Come visitare o trasferirsi a Savuci
Chi desidera scoprire Savuci può rivolgersi al Comune di Fossato Serralta per informazioni sulle case disponibili. Alcune abitazioni sono state ristrutturate e sono pronte ad accogliere nuovi abitanti. Con il supporto dell’associazione culturale, si lavora per creare un sistema economico sostenibile, in grado di mantenere vivo il borgo e offrire una qualità della vita impagabile.
In conclusione
Savuci è un sogno condiviso che prende forma tra le montagne calabresi. Grazie all’impegno di pionieri del cambiamento come Nema, questo borgo offre una risposta semplice e profonda: tornare alla terra, riscoprire il valore delle relazioni umane e vivere in armonia con la natura. Il futuro di Savuci è ancora tutto da scrivere, ma già oggi è una fonte d’ispirazione per chiunque sogni di ricominciare da capo.