Svanholm: il villaggio off-grid di 140 persone

Nato nel 1978 in Danimarca, Svanholm è un esperimento cooperativo dove oltre 140 persone condividono terra, lavoro e visioni. Una comunità che riscrive ogni giorno il significato di abitare insieme.

Una mattina qualunque a Svanholm

È una mattina d’estate. Le prime luci filtrano tra gli alberi, il rumore dei passi sulla ghiaia si mescola al canto degli uccelli. I bambini sono già fuori, scalzi, a costruire capanne con i rami. La colazione è pronta nella cucina comune, il profumo di pane appena sfornato si diffonde nelle stanze.

Potrebbe sembrare una scena estratta da un romanzo rurale. Ma è la realtà quotidiana di Svanholm, a un’ora da Copenaghen.

1978: la tenuta, la visione, l’inizio

Tutto è cominciato con un’idea semplice. Un gruppo di attivisti, idealisti, famiglie e sognatori ha unito le forze per acquistare una vecchia tenuta di 400 ettari.
Volevano creare un’alternativa concreta al modello individualista e competitivo dominante.
Non un’utopia, ma un luogo reale, fatto di terra, case, lavoro e relazioni.

Da allora, Svanholm è cresciuto come un organismo vivo, attraversando decenni di cambiamenti, sfide e scelte coraggiose. Sempre fedele a un’intuizione originaria: la libertà più profonda è quella che si costruisce insieme.

Vita comunitaria a Svanholm

Oggi Svanholm ospita circa 85 adulti e 60 bambini. Non c’è un leader. Non c’è una gerarchia. Solo un sistema cooperativo dove tutto viene deciso collettivamente: dagli investimenti agricoli alla cena della domenica.

Le persone lavorano nella fattoria, nella scuola interna, nella cucina comune o nei laboratori. Alcuni hanno impieghi all’esterno, ma tutti partecipano alla vita comunitaria.
Il denaro è condiviso: chi guadagna di più non vale di più. L’economia si basa sulla solidarietà, non sulla competizione.

Coltivare la terra, nutrire relazioni

Svanholm è uno dei pionieri dell’agricoltura biologica in Danimarca.
Nei campi si coltivano cereali, ortaggi, frutta. Si allevano mucche e galline. Si autoproduce gran parte del cibo.

I ritmi sono dettati dalle stagioni, non dai mercati, tutto è pensato per rigenerare il suolo, e per permettere alla comunità di raggiungere la completa autosufficienza alimentare.

E poi c’è la cucina comunitaria: il cuore pulsante del villaggio, dove si costruisce una cultura della presenza, in cui ogni scambio è occasione di ascolto e apprendimento.

Educazione alternativa a Svanholm

A Svanholm, anche l’educazione è condivisa. I bambini fanno scuola parentale outdoor: vivono a contatto con la natura, imparano facendo, esplorano in libertà.

La scuola interna non impone programmi rigidi e voti, ma accompagna la curiosità. Gli adulti si prendono cura dei più piccoli come in una grande famiglia allargata.

Come unirsi alla comunità

Entrare a far parte di Svanholm non è immediato. Chi vuole unirsi inizia con un periodo di prova, per conoscersi davvero.

Vivere insieme significa anche scontrarsi, cambiare idea, trovare compromessi. Svanholm non è perfetto, è reale. E nella sua realtà ci sono possibilità che il mondo fuori sembra aver dimenticato. Ma chi decide di unirsi o di restare, lo fa per una ragione profonda: credere che un altro modo di abitare il mondo sia possibile.

In conclusione

Nel cuore della Danimarca, Svanholm è una comunità cooperativa nata nel 1978.
Oggi è casa per più di 140 persone che coltivano la terra senza sfruttarla, crescono insieme senza competere, e costruiscono un futuro differente, vivendo con consapevolezza il presente.

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