Vivere in una casa che respira: L'esperienza di Giuseppe
Questa è la storia di Giuseppe Mincone, che dopo anni in giro per il mondo si è trasferito in una casa in terra e paglia al Centro Panta Rei, la più grande bio-struttura d’Italia. La sua esperienza nel campo della bioedilizia ci svela i benefici di vivere in una casa biodegradabile e costruita in sinergia con l’ambiente circostante.

L'incontro con il Centro Panta Rei
Giuseppe Mincone è cresciuto in una famiglia umile di otto persone, e ha iniziato a lavorare come artigiano edile fin da giovanissimo. Dopo anni di viaggi in giro per il mondo, la sua passione per la musica l’ha condotto in Umbria, dove ha scoperto il Centro Panta Rei, la più grande bio-struttura d'Italia. Lì ha deciso di mettere radici, trasferendosi nella sua casa costruita in terra e paglia.
Al Centro Panta Rei, Giuseppe, per tutti Giuseppe, potuto mettere le sue competenze edili al servizio della bioedilizia, diventando un esperto nel campo. Oggi si prende cura del centro e condivide le sue conoscenze per ispirare un cambiamento verso una vita più sostenibile e connessa alla natura.
Costruire a km0 con la permacultura
Nella visione di Giuseppe, bioedilizia e permacultura sono strettamente interconnesse. Giuseppe racconta:
Per me, bioedilizia vuol dire guardarsi attorno e fare economia, costruendo con le risorse che il luogo ti offre. Se hai alberi, usi il legno; se hai pietra, usi la pietra; se hai una buona argilla, usi la terra cruda.
Il principio di costruire a km 0 non solo riduce l'impatto ambientale, ma crea anche un legame più profondo e rispettoso con il territorio, rendendo ogni casa unica e perfettamente integrata nel suo contesto naturale.
I benefici della costruzione in terra cruda
Nel caso del Centro Panta Rei, il terreno argilloso ha permesso la costruzione di strutture in terra cruda. La costruzione di una casa in terra cruda e paglia offre una serie di benefici tangibili, a partire dalla riduzione dell'impronta ecologica.
Grazie alla loro costante interazione con l'esterno, le pareti assorbono l'umidità in eccesso e la rilasciano lentamente quando l'ambiente si asciuga. Questo mantiene la casa calda in inverno e fresca in estate, mentre la paglia fornisce un potente isolamento termico. Inoltre, al contrario di quanto si potrebbe credere, Giuseppe ci spiega che un altro aspetto fondamentale della costruzione in terra cruda e paglia è la sua elevata resistenza agli incendi e ai terremoti.

Il termocamino
La casa viva di Giuseppe non si distingue solo per l'utilizzo della terra cruda come materiale costruttivo, ma anche per l'adozione di soluzioni all'avanguardia per il riscaldamento e il trattamento delle acque, riducendo i consumi energetici grazie all'alta efficienza, soprattutto nel medio-lungo termine.
In inverno, la casa sfrutta un termocamino. Il calore del camino riscalda l'acqua, che viene poi spinta attraverso i tubi di rame installati su una delle pareti in terra cruda. Questo permette a Giuseppe di avere acqua calda per i servizi sanitari e una parete radiante che mantiene la casa calda per ore. Questa tecnologia, insieme ai pannelli solari in estate, garantisce un comfort termico costante con un impatto ambientale minimo.
Il sistema di fitodepurazione
In ultimo, il sistema di fitodepurazione trasporta le acque grigie del bagno verso un laghetto artificiale, dove le piante, come canne e giunchi, svolgono un fondamentale ruolo di filtrazione e depurazione naturale.
Attraverso un processo biologico, le radici delle piante assorbono i nutrienti e trattano le sostanze inquinanti presenti nell’acqua, restituendola pulita e sicura. L'acqua purificata viene quindi raccolta e riutilizzata per scopi sanitari, come lo scarico dei servizi igienici o l'irrigazione del giardino.
Questo sistema non solo riduce drasticamente il consumo di acqua potabile, ma chiude il ciclo delle risorse, creando un sistema circolare che minimizza gli sprechi e sfrutta le risorse naturali in modo efficiente e sostenibile.
Un Rapporto di Cura Reciproca
Vivere in una casa costruita in bioedilizia significa vivere in una casa viva, che interagisce costantemente con l’ambiente esterno e con chi la abita. Questo, racconta Beppe, ha cambiato profondamente la sua percezione della vita quotidiana. Accendere il camino per riscaldare la casa, raccogliere la legna e gestire l'acqua non sono solo attività quotidiane, ma momenti di riflessione che lo aiutano a vivere in modo più intenzionale:
All'inizio una casa tradizionale può sembrare bellissima, ma poi ti stufi. Il legame tra me e questa casa, invece, è un rapporto tra due esseri viventi. Non è solo un oggetto inanimato, ma qualcosa che respira e vive con me.
Questo rapporto di cura reciproca permette a Giuseppe di riflettere quotidianamente sul perché delle sue azioni e il loro impatto sull'ambiente, e di sentirsi più connesso e grato alla vita

In Conclusione
Giuseppe vive al Centro Panta Rei, un ecovillaggio situato a Passignano sul Trasimeno, che è anche la più grande bio-struttura d’Italia. Attraverso l'utilizzo di materiali naturali e l'adozione di soluzioni all'avanguardia, Giuseppe ci dimostra che è possibile costruire e vivere in una casa che rispetta l'ambiente, garantendo allo stesso tempo il comfort e il benessere psico-fisico di chi la abita. La sua visione di come viviamo e ci connettiamo con le nostre case è una vera ispirazione per chiunque desideri abbracciare uno stile di vita più sostenibile, in sintonia con la natura.