Vivere off-grid in montagna: la storia di Martina e Mike
Martina e Mike sono una giovane coppia che ha scelto di abbandonare la frenesia della città per vivere in modo autonomo e sostenibile tra i boschi dell'Umbria. Insieme stanno ristrutturando una casa a 800 metri di altitudine, senza allacciamenti alle utenze e puntando all'autosufficienza. Un percorso non privo di sfide, ma ricco di soddisfazioni e in profonda connessione con la Natura.
Un'alternativa alla vita frenetica
Negli ultimi anni, un numero crescente di persone ha iniziato a mettere in discussione lo stile di vita frenetico e consumistico delle grandi città. La crisi climatica, l'inquinamento, lo stress e l'alienazione della vita cittadina hanno spinto molti a cercare alternative più sostenibili e in armonia con la Natura.
Questo fenomeno, noto come “off-grid living”, sta ispirando molte persone, attratte dall'idea di riscoprire valori come la semplicità, l’autonomia e la resilienza. Sempre più individui cercano di rallentare i ritmi, rifiutando le pressioni del sistema consumistico e puntando su scelte che rispettano la propria salute mentale e quella del pianeta.

La storia di Martina e Mike
Martina e Mike si sono conosciuti 8 anni fa durante un progetto di volontariato europeo. Lei, italiana di Padova, lavorava come grafica per la rete degli ecovillaggi europei. Lui, svedese di Stoccolma, era web developer. Fin da subito hanno iniziato a vivere insieme, condividendo il sogno di una vita più semplice e autonoma.
Nel 2021, complice anche la situazione particolare dovuta alla pandemia, hanno deciso di fare il grande passo: trasferirsi in una casa isolata sui monti umbri, nel comune di Nocera Umbra. La struttura, di circa 300 mq su due piani, era completamente grezza e priva di impianti. L'hanno acquistata con l'obiettivo di ristrutturarla gradualmente, rendendola completamente off-grid.
Nonostante la loro inesperienza, Martina e Mike si sono lanciati con grande entusiasmo in un progetto che rappresenta per loro una nuova filosofia di vita. Questo li ha portati non solo a imparare nuove competenze, ma anche a cambiare radicalmente la percezione di cosa significa comfort e benessere.
Vita semplice in Natura
La coppia ha iniziato a vivere nella casa ancora grezza, adattandosi gradualmente a uno stile di vita essenziale. Hanno creato spazi temporanei come una zona lavaggio con acqua piovana e di pozzo, una doccia all'aperto con un secchio, un bagno a secco con vista panoramica.
Fondamentale è stato l'orto, realizzato secondo i principi della permacultura. Martina racconta con orgoglio che nell’ultimo anno, sono riusciti a mangiare dall’orto per tutta l’estate, comprando ogni tanto solo un po' di riso e pasta. L’ autoproduzione del proprio cibo è stata per loro una grande soddisfazione e un passo importante verso l'autosufficienza.
Per illuminare la casa, all’inizio utilizzavano candele e lampade a batteria, ma con il tempo hanno trovato soluzioni più efficienti. Hanno installato lampadine LED a basso consumo collegate a un impianto temporaneo realizzato da Mike, alimentato da un generatore e, in futuro, dai pannelli solari che stanno per installare. Questo processo li ha avvicinati al concetto di minimalismo, spingendoli a riflettere ogni giorno su cosa sia davvero indispensabile per il loro concetto di vita serena e appagante.

La ristrutturazione ecologica
Martina e Mike stanno ristrutturando la casa utilizzando materiali naturali e tecniche ecosostenibili. In particolare, stanno sperimentando l'uso della canapa come materiale isolante e da costruzione. Hanno acquistato diverse tonnellate di canapulo, la parte interna della pianta, che mescolano con calce per realizzare intonaci e riempimenti.
La coppia punta a creare un sistema chiuso, dove i rifiuti organici vengono compostati e le risorse come l'acqua e il legno sono utilizzate in modo circolare. Il legno, ad esempio, non solo viene usato per il riscaldamento, ma anche per la costruzione di mobili e strutture utili alla casa.
Le sfide della vita off-grid
Vivere in modo così essenziale non è sempre facile. Martina e Mike raccontano delle difficoltà iniziali, come lavarsi con acqua fredda o adattarsi agli spazi ancora grezzi. L'inverno è particolarmente impegnativo, con temperature rigide e la necessità di razionare l'energia del generatore.
Anche a livello di coppia ci sono state sfide da affrontare. Trovare l'equilibrio non è sempre facile; impegnarsi in un progetto di questo tipo significa mettere costantemente alla prova sé stessi e la relazione, ma li sta anche unendo sempre di più.
Le difficoltà sono però compensate da una vita ricca di piccole gioie quotidiane: il profumo del pane fatto in casa, la meraviglia della Natura incontaminata e tutti i suoi abitanti, e la soddisfazione di vedere il loro sogno prendere forma un passo alla volta.

In conclusione
La storia di Martina e Mike ci mostra come sia possibile realizzare il sogno di una vita alternativa e sostenibile, lontano dal consumismo della società moderna.
Nella loro casa sui monti umbri, vivono in autosufficienza, coltivano un orto secondo principi della permacultura, raccolgono acqua piovana e si riscaldano con la legna. Tra le difficoltà e le piccole grandi vittorie di ogni giorno, il loro cammino ci invita a riflettere sul nostro stile di vita, e a riscoprire la bellezza nascosta nelle piccole cose.