Vrábsko: la comunità che fiorisce tra le querce della Boemia
Nel sud della Boemia, Spoluzemě Vrábsko è un giovane ecovillaggio fondato da una dozzina di persone, che esplora nuove forme di vita comunitaria, rigenerazione del territorio e autosufficienza attraverso la permacultura, l’artigianato e progetti educativi.
Un sogno che germoglia
Tutto è cominciato da un incontro. Un sogno che si è acceso tra sconosciuti, diventati poi custodi della stessa visione: vivere insieme in modo semplice, radicato, autentico.
Era il 2019, in un ritiro a Sklenářka. Persone diverse, accomunate dal desiderio di tornare alla Terra, si sono incontrate per immaginare un altro modo di abitare il mondo. E lì è avvenuta la scintilla.
Lucie, proprietaria di un terreno a Vrábsko, li ha invitati a conoscerlo. Quel luogo, dimenticato tra le colline, parlava. Con i suoi stagni abitati da aironi, i suoi sentieri di fango, le querce che sembravano custodire antiche memorie. È lì che hanno deciso di piantare nuove radici.

Una comunità che cresce
Oggi, Vrábsko è una realtà viva, in trasformazione. Quindici adulti e alcuni bambini abitano il villaggio. Non è una comune, non è un progetto chiuso. È un organismo in movimento, un laboratorio umano dove si sperimenta la convivenza, la cooperazione, l’interdipendenza.
Dodici persone ne formano il nucleo fondativo, attivo dal 2021. Sono artigiani, insegnanti, costruttori, terapeuti. Alcuni hanno lasciato la città. Altri hanno portato con sé mestieri antichi. Tutti cercano un equilibrio tra libertà individuale e responsabilità collettiva.
La terra come maestra
A Vrábsko la permacultura non è solo un metodo agricolo. È un modo di osservare, ascoltare, vivere. I campi non sono righe perfette di ortaggi, ma piccoli ecosistemi in simbiosi: alberi da frutto, erbe spontanee, bacche, fiori, insetti. Un bosco commestibile in divenire, progettato per restituire fertilità al suolo e autonomia al villaggio.
L’acqua è raccolta, filtrata e usata con cura. I rifiuti diventano compost. Le stagioni guidano il lavoro, non le scadenze. Si coltiva ciò che serve, si condivide il surplus, si conserva con metodi antichi. Ogni giorno è un dialogo con la Natura. Un’alleanza silenziosa tra esseri umani e ambiente.
Un ecosistema di progetti
La bellezza di Vrábsko è che non è un’unica idea. È una costellazione di sogni intrecciati.
C’è chi fermenta kombucha, kimchi e kefir. Hynek’s Ferments e Kombuchaman sono diventati piccoli marchi locali, nati da una passione e cresciuti tra le mani dei membri. Sono progetti che parlano di cibo vivo, trasformazione, salute. Lavorati artigianalmente, condivisi nella comunità, e venduti nei mercati locali.
C’è FruityDay, che prepara dolcetti con frutta essiccata e semi. Snack semplici, nutrienti, nati da una cucina ispirata al raw food e alla vitalità.
C’è Šivá, che raccoglie vecchi tessuti e li trasforma in nuove creazioni. Abiti, borse, accessori cuciti a mano, con amore. Un’arte del riuso che restituisce bellezza a ciò che altri buttano.
E poi c’è Obydlo, forse il progetto più visibile di tutti: piccole case mobili in legno, costruite a mano. Sono tiny houses pensate per durare, per scaldare, per abitare la terra con leggerezza. Alcune ospitano i membri del villaggio, altre vengono vendute o portate in altri progetti. Un modo per portare la visione di Vrábsko nel mondo.

Condivisione quotidiana
La cucina comunitaria è uno dei centri nevralgici del villaggio. Lì si prepara il cibo con ciò che offre la stagione. Lì si chiacchiera, si decide, si ride. I pasti sono spesso collettivi, ma senza obbligo. La libertà è un principio importante, insieme alla cooperazione.
Le feste si celebrano seguendo il ciclo della natura: equinozi, solstizi, pleniluni. Intorno al fuoco si canta, si danza, si ascolta. Alcuni praticano la meditazione, altri portano pratiche corporee di benessere olistico, come danza, yoga, e massaggi.
A Vrábsko non c’è un calendario rigido, ma uno spazio vivo, che si adatta ai bisogni, agli incontri, all’energia che circola. Ogni settimana ci sono workshop ed eventi aperti, sia per i membri della comunità che per i visitatori.
Autosufficienza a Vrábsko
Gran parte delle strutture sono state create attraverso l'autocostruzione. Niente cemento, niente architetti. Solo paglia, legno, terra, intuizione. Le yurte ospitano incontri e ritiri. I laboratori artigianali sono spazi per creare, riparare, immaginare. Ogni angolo ha una storia, ogni dettaglio è stato deciso e costruito insieme.
L’autosufficienza non è solo alimentare o energetica, ma anche culturale. È il desiderio profondo di ridurre la dipendenza da un sistema che consuma più di quanto restituisce, che frammenta, che accelera.
Significa coltivare un altro immaginario, dove il valore non si misura in denaro ma in relazioni, competenze, tempo condiviso. A Vrábsko si costruiscono nuove narrazioni collettive: si impara a tramandare saperi, a creare bellezza con ciò che si ha, a vivere con meno senza sentirsi con meno. Si prova a invertire la rotta, un passo alla volta, senza fretta ma senza sosta.
Apprendimento orizzontale
Molti membri di Vrábsko sono anche formatori. Offrono corsi, attività, mentoring. Il progetto è parte attiva di programmi europei come ESC e Erasmus+, accogliendo volontari da tutta Europa. Giovani che restano per settimane o mesi, aiutando nella manutenzione, imparando e condividendo.
Qui, si applica un apprendimento orizzontale. Nessuno insegna da un piedistallo. Tutti apprendono, tutti insegnano: una scuola di vita in cui si impara facendo, sbagliando, e riprovando insieme.

Una visione in divenire
Il sogno di Spoluzemě Vrábsko è chiaro: creare una comunità stabile di almeno 30 persone, in cui ognuno possa portare sé stesso e trovare un posto. Una comunità in cui la crescita personale sia al centro, insieme al rispetto per la Terra.
Non c’è dogma, non c’è rigidità. C’è apertura. A nuove idee, nuove persone, nuove forme. È un luogo dove si può piantare un seme. E restare ad attendere che sbocci o partire, portando con sé una nuova prospettiva, lasciando che qualcun altro raccolga i frutti anche per noi.
Come partecipare
Chi sente affinità può proporsi per entrare nella comunità. Il processo è graduale: può iniziare da una visita o un breve periodo di volontariato.
Chi vuole mettersi in gioco e ha voglia di imparare, può partecipare ai progetti educativiE chi vuole costruire la propria tiny house può farlo insieme agli altri.
Chiunque porti arte, cura, consapevolezza, e autenticità è il benvenuto!
In conclusione
Spoluzemě Vrábsko è un ecovillaggio in nascita, nel cuore della Boemia meridionale. Un esperimento umano in espansione, che oggi ospita circa 15 persone che coltivano cibo, sogni, connessioni reali e sistemi alternativi.
È un luogo dove la Terra si rigenera e le persone si trasformano. Un rifugio per chi non cerca una fuga, ma un ritorno. Alla semplicità. Alla verità. Alla possibilità concreta di vivere diversamente.